| Santa Messa Natalizia 20 Dicembre 2005 Si è svolta presso il Collegio Americano del Nord la Santa Messa di Natale per i dipendenti e gli amici dei Cavalieri di Colombo. Il rito è stato celebrato da Sua Eccellenza Mons. John P. Foley Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Omelia di S.E. Mons. John P. FOLEY Miei cari fratelli e sorelle in Cristo, come "famiglia" romana dei Cavalieri di Colombo, riunita in preparazione al Natale, ritengo sia molto appropriato celebrare in questa cappella progettata dal defunto Conte Enrico Galeazzi, considerato il fondatore dell’attività dei Cavalieri qui a Roma e le cui spoglie mortali sono seppellite sotto questa chiesa. La continuità con il Conte Galeazzi si realizza nella persona del Conte Enrico Demajo, che attualmente dirige le molte attività dei Cavalieri qui a Roma. Nel Vangelo della Messa odierna abbiamo ascoltato la meravigliosa storia dell’Annunciazione. Molti di voi forse non sanno che l’Arcangelo Gabriele, mandato da Dio per rivelare a Maria che sarebbe stata la Madre di Suo Figlio, è venerato come patrono della radio, poiché, infatti, è stato per Dio il portavoce della Buona Novella dell’Incarnazione. Personalmente, essendo coinvolta nei mass media, ho una speciale devozione per San Gabriele, così come per Santa Chiara, patrona della televisione, e per San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Le parole di Gabriele a Maria sono particolarmente significative. Gabriele dice: "Ti saluto, piena di grazia! Il Signore è con te!" Maria, concepita senza peccato originale, è stata salutata dall’angelo come "piena di grazia". Ella possiede già in se una condivisione creata della vita intcriore della Trinità, quella che chiamiamo grazia e che riceviamo attraverso il Battesimo. Così come noi sentiamo durante la Santa Messa "II Signore sia con te"; ha sentito Maria, "II Signore è con te". Durante la Messa, il prete innalza una preghiera affinchè Dio sia con noi; l’angelo riconosce che Dio era già con Maria, la quale è stata scelta da Dio per essere la Madre di Suo Figlio. Ecco allora le belle parole dell’angelo: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine". L’angelo dice a Maria che Ella concepirà nel suo grembo il Figlio di Dio. L’angelo le dice il nome del bambino, Gesù, che in ebraico significa Salvatore. L’angelo le dice che a suo figlio sarà dato il trono del Re Davide, dal quale Egli discende, ma che il trono di Gesù, il Regno di Dio, non avrà fine. Maria, nella sua modestia, nella sua virtù, chiede all’angelo, "Come è possibile? Non conosco uomo". L’angelo risponde: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio". Solo allora Maria ha accettato, quando ha capito che la sua virtù non sarebbe stata compromessa. Ella ha risposto, "Eccomi, sono la serva del Signore; avvenga di me quello che hai detto". Noi crediamo che in quel momento il Bambino Gesù è stato concepito nel grembo di Sua madre, Maria, in quello stesso momento nel quale ella ha detto "si" a Dio attraverso il Suo Arcangelo, Gabriele.Questo, circa nove mesi fa, nel giorno che noi celebriamo come Festa dell’Annunciazione, è l’inizio della storia del Natale, poiché nove mesi dopo sarebbe nato a Betlemme, città di Davide, dalla Vergine Maria, Gesù, il Figlio di Dio, Salvatore del mondo. Stanotte, i giovani che sono tra voi riceveranno un dono splendido, ma si ricorderanno che sono doni di compleanno in onore di Gesù, Figlio di Dio. Egli ci chiede la nostra fede, ci chiede di riconoscerlo come Figlio di Dio, nostro Salvatore; vuole che Lo riconosciamo, che Lo serviamo e Lo amiamo, facendo quello che ci chiede nei comandamenti e nelle Sue meravigliose parole del Discorso della Montagna. Questo Natale, quando visiterete il "presepio" nelle vostre parrocchie o in Piazza San Pietro, dite a Gesù che Lo amate, che non vorreste mai ferirLo in alcun modo, e che volete servire gli altri, aiutando coloro che Egli ama in modo particolare, i poveri, i dimenticati, i deboli e gli ammalati. Offrite voi stessi a Gesù nelle parole di Maria: "Avvenga di me quello che hai detto", e siate pronti a fare quello che Gesù vi chiede. Vi auguro un meraviglioso Natale e che Dio sia con voi nel Nuovo Anno! |